🔴🔴🔴 Ami davvero la poesia? Basta parole: comprala! | APPELLO AI POETI

In Italia si pubblicano migliaia di libri ogni anno. Ma se ne comprano sempre meno. E nel settore della poesia le cose vanno perfino peggio che negli altri.

Basti pensare a quante riviste di settore hanno chiuso negli ultimi anni: la più celebre, Poesia, sopravvive ancora solo graie alla caparbietà di Nicola Crocetti. Stesso discorso per le collane di poesia inedita. Come abbiamo scritto pochi giorni fa, la mitica Serie Bianca di Einaudi continua a pubblicare nuovi autori (circa otto all’anno), ma la media delle vendite è di 2mila copie a libro e soltanto gli acquisti del catalogo ne tengono in piedi in conti. Gli editori maggiori si sono orientati su altro e i piccoli – a parte poche eccezioni, come InternoPoesia – pubblicano ormai solo a pagamento.

La poesia, nel nostro Paese più che altrove, sta diventando sempre più una forma di sfogo adolescenziale e i pochi che fanno letteratura devono fare i conti con un genere sempre meno di moda. La musica e le altre forme espressive sono più efficaci nel cogliere le istanze dei giovani e la funzione politica della poesia sembra essersi esaurita da un pezzo. La poesia per molti è una masturbazione e in questo quadro confrontarsi con gli altri e comprarla è un’operazione inutile.

In Italia vendono in pochi: qualche classico (Neruda, Baudelaire, Prevert, Whitman,  Pavese), pochi big moderni (Alda Merini, Rupi Kaur, Wislawa Szymborska) e alcuni fenomeni mediatici come Gio Evan, l’apprezzabile Guido Catalano o lo youtuber Francesco Sole (quello dei post-it, per capirci…).

Ma gli editori non sono enti di beneficenza. E’ la legge del mercato. Perché pubblicare libri di poesia? Perché un’azienda dovrebbe investire in qualcosa con la certezza quasi matematica che finirà in perdita?

Di fronte a questo quadro la soluzione è una sola. In attesa che la poesia torni di moda, chi la ama – chi non scrive poesie come pura forma di onanismo – deve tornare a comprare libri di poesia. Soltanto in questo modo si può sostenere concretamente il mercato della poesia dando spazio agli autori di qualità e convicendo le case editrici a investire nuovamente nel settore.

Tutto il resto sono parole. O versi gettati nello scarico del water. Dunque fatevi un esame di coscienza, cari poeti. Voi quanti libri di poesia avete comprato nell’ultimo anno?

Last update was on: Febbraio 22, 2024 5:00 pm

 

1 Comment
  1. […] Tra le iniziative del sito è da segnalare “Ami la poesia? Comprala”, che prende le mosse da una triste considerazione sul mercato editoriale: in Italia si vendono sempre meno libri e la poesia è uno dei settori più in crisi (basti pensare che i nuovi volumi della celebre Serie Bianca di Einaudi vendono in media 2mila copie ciascuno). Da qui l’appello a chi ama la poesia a sostenerla concretamente: non solo diffondendola e scrivendo p…. […]

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