🔴 Cari poeti, prima di scrivere… iniziate a leggere | L’APPELLO

Come noto la nostra community comprende anche uno dei principali gruppi italiani dedicati alla poesia su Facebook. Ogni giorno sono numerosi gli autori che scelgono di postare lì le loro poesie, e li ringraziamo sinceramente. Ma un appunto dobbiamo farlo a molti dei nostri amici poeti.

Molti, infatti, pubblicano poesie (sui social, su internet o in un libro cartaceo), ma pochi sono coloro che leggono e commentano le poesie degli altri: segno evidente di una distorsione che riguarda la categoria dei poeti (degli aspiranti poeti “laureati”) in Italia. Nel nostro Paese, come noto, si pubblicano ogni anno centinaia di raccolte di liriche (quasi tuttiea pagamento) e se ne vendono poche migliaia in tutto. Tradotto: ogni libro vende mediamente poche decine di copie (destinate ad amici e parenti) ed anche le collane più importanti – come la prestigiosa Collezione di poesia di Einaudi, nota anche come la Bianca – si fermano a qualche migliaio di copie vendute.

Perché? Perché i poeti non leggono. E il risultato concreto di questo problema è duplice. In primo luogo la maggioranza delle poesie in circolazione sono scadenti, perché scritte da autori che non si sono mai confrontati con gli esempi migliori della categoria e che hanno dunque rinunciato a priori a migliorarsi. Il secondo risultato è che le poesie, siccome nessuno le compra, non si vendono: non esiste un mercato della poesia e il fatto che nemmeno gli autori acquistino libri di altri autori (noti o meno noti) condanna l’intera categoria alla povertà e al sistema – non sempre limpido – dell’editoria a pagamento.

La soluzione al problema è semplice. Leggete poesia (è gratis, il web è colmo di poesie di autori di livello internazionale). Se poi potete, come abbiamo già scritto in un precedente appello, compratela anche. Farete un favore a voi stessi.

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