Discorsi alla luna di Anna Lisa Savarese | RECENSIONI

“Discorsi alla luna”. E’ questo il titolo della raccolta di poesie di Anna Lisa Savarese, operaia di 38 anni (e madre di tre figli) che in piena pandemia – spiega – ha riscoperto “il piacere di scrivere e comporre poesie”. Da lì sono nate, in pochi mesi, due raccolte: “Coriandoli: frammenti di emozione” (stampata in proprio) e quest’ultima, pubblicata con Edizioni Ducale e venduta a 12 euro e 60 centesimi.
“Sono 33 poesie, più un breve componimento in prosa in chiusura, incentrate sul tema dell’amore, a tratti velatamente erotico, visto dagli occhi di una donna, a seconda che si senta madre piuttosto che figlia, che sia innamorata oppure che sia stata delusa e ferita nel suo amore. Nel breve testo invece si parla di come un uomo si possa accorgere di quanta bellezza si celi dietro le imperfezioni di una donna”. Così scrive l’autrice presentando il libro che ha inviato alla nostra redazione.
Nelle liriche, in versi liberi, traspare un animo letterario femminile – elegante e delicato – mosso da un evidente intento descrittivo. Non tutto, a nostro modestissimo avviso, è “finito”. La raccolta, infatti, non manca di parole ed espressioni d’uso troppo comune (“Onde del mare / cristalli di sale / le spiagge deserte”, per fermarsi a un esempio) che rischiano di risultare troppo semplici/comuni e di sminuire il valore complessivo delle poesie. Un limite che non si avverte invece quando l’autrice dà sfogo alla passione (“Sarà una gara / a chi si consumerà prima / lui, / ad incendiare carboni / o noi, / divorando respiri ed orgasmi) dando vita ad immagini letterarie e a ritmi del verso più incalzanti e originali.
La miccia c’è. La passione è sincera e va premiata. Il consiglio è lavorare più sulla ricerca sintattica e lessicale, lavorando di lima, e mantenere l’orecchio sul ritmo, per impreziosire i versi.